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Alimentazione sana

Alimenti Ultraprocessati: Cosa sono e perché dovremmo farvi attenzione

Approfondimenti

Negli ultimi anni, il termine “alimenti ultraprocessati” è entrato nel lessico quotidiano quando si parla di nutrizione e salute. Ma cosa significa esattamente? E perché questi prodotti sono oggetto di crescenti preoccupazioni da parte della comunità scientifica?

Cosa sono gli alimenti ultraprocessati?

Gli alimenti ultraprocessati sono prodotti industriali composti da ingredienti raffinati e additivi chimici, spesso privi di veri alimenti naturali nella loro forma originale. Rientrano in questa categoria, ad esempio:

  • Snack confezionati (patatine, merendine, barrette)

  • Bevande zuccherate e gassate

  • Piatti pronti surgelati o in scatola

  • Carni trasformate (wurstel, salumi industriali)

  • Cereali da colazione altamente zuccherati

  • Prodotti “light” o “senza zucchero” pieni di edulcoranti e additivi

Spesso questi prodotti sono ricchi di zuccheri aggiunti, sale, grassi saturi e sostanze chimiche come coloranti, conservanti, emulsionanti e aromi artificiali.

Perché sono così diffusi?

La risposta è semplice: comodità, sapore e marketing. Gli alimenti ultraprocessati sono pronti all’uso, economici e progettati per essere estremamente appetibili. L’industria alimentare li rende irresistibili grazie a combinazioni studiate di zucchero, grassi e sale – il cosiddetto “bliss point”.

I rischi per la salute

Numerosi studi associati agli alimenti ultraprocessati indicano un aumento del rischio di diverse patologie:

  • Obesità e sovrappeso

  • Diabete di tipo 2

  • Ipertensione

  • Disturbi cardiovascolari

  • Alcuni tipi di cancro

  • Declino cognitivo e depressione

Un dato allarmante pubblicato su riviste scientifiche come The Lancet e BMJ suggerisce che un consumo eccessivo di ultraprocessati può aumentare il rischio di morte prematura.

Come riconoscerli?

La regola generale è: più lungo è l’elenco degli ingredienti, più è probabile che il prodotto sia ultraprocessato.

Fai attenzione a etichette con ingredienti che non useresti nella tua cucina, come:

  • Sciroppo di glucosio-fruttosio

  • Aromi artificiali

  • Glutammato monosodico (MSG)

  • Gomma di guar, carragenina, maltodestrine

  • Conservanti con sigle (E250, E300…)

Le alternative sane

La soluzione non è necessariamente eliminare tutto, ma ridurre drasticamente il consumo di questi prodotti e preferire:

  • Cibi freschi e minimamente lavorati (frutta, verdura, legumi, cereali integrali)

  • Pasti cucinati in casa con ingredienti semplici

  • Snack naturali come frutta secca, yogurt bianco, hummus

Pubblicato il: 20.05.2025