Attività Fisica e Prevenzione Oncologica: Un’Alleata Potente Contro il Cancro
Quando si parla di prevenzione del cancro, spesso si pensa a screening, dieta e stile di vita. Tuttavia, l’attività fisica regolare è uno degli strumenti più efficaci e sottovalutati nella lotta contro i tumori. Le evidenze scientifiche sono sempre più chiare: muoversi con costanza riduce in modo significativo il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro.
I dati parlano chiaro
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’American Cancer Society, l’attività fisica regolare può ridurre il rischio di sviluppare almeno 13 tipi di tumore, tra cui:
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Cancro al seno
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Cancro al colon-retto
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Cancro all’endometrio
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Cancro al polmone
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Cancro alla vescica
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Cancro allo stomaco
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Cancro al fegato
In particolare, nel caso del tumore al seno, uno dei più comuni tra le donne, l’attività fisica è associata a una riduzione del rischio fino al 20-30%, specialmente se svolta con regolarità durante tutta la vita.
Perché l’esercizio fisico protegge dal cancro?
I meccanismi alla base del legame tra movimento e prevenzione oncologica sono molteplici:
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✅ Riduzione dell’infiammazione cronica
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✅ Regolazione dei livelli ormonali, come estrogeni e insulina
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✅ Miglioramento della funzione immunitaria
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✅ Controllo del peso corporeo e prevenzione dell’obesità
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✅ Riduzione dello stress ossidativo e miglioramento della salute metabolica
Quanto movimento serve?
Le linee guida internazionali consigliano:
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150-300 minuti a settimana di attività fisica aerobica moderata (camminata veloce, nuoto, bicicletta)
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Oppure 75-150 minuti a settimana di attività intensa (corsa, sport aerobici)
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In aggiunta: esercizi di forza muscolare almeno 2 volte a settimana
Anche piccoli cambiamenti contano: salire le scale, camminare di più durante la giornata, spezzare i periodi di sedentarietà.
Attività fisica anche dopo una diagnosi
Non solo prevenzione: numerosi studi dimostrano che l’attività fisica durante e dopo il trattamento oncologico può:
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Migliorare la qualità della vita
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Ridurre gli effetti collaterali delle terapie
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Abbassare il rischio di recidiva
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Aumentare la sopravvivenza
Ovviamente, in questi casi, ogni programma deve essere personalizzato e supervisionato da personale sanitario qualificato.